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IL RUOLO ECONOMICO E SOCIALE DELLE COOPERATIVE VITIVINICOLE

Lo studio di Ilaria Lanza, dottore di ricerca del Tesaf,  sull'impatto socio-economico nel territorio Trevigiano

lunedì 2 novembre 2020

Il Veneto è di gran lunga la regione leader nel comparto vitivinicolo, sia per fatturato sia per volumi e valore delle esportazioni.

All'interno del territorio regionale, l’area del Veneto orientale si è contraddistinta per i maggiori tassi di crescita e tra le aziende più dimensionate vi sono sicuramente le 16 cooperative vitivinicole trevigiane. Tutte insieme rappresentano numeri impressionanti: oltre il 50% delle uve raccolte e lavorate in provincia di Treviso e certificano metà del vino a denominazione, Prosecco e Pinot Grigio; un fatturato annuo complessivo (dato 2017) di circa 630 milioni di euro; oltre 4 milioni di quintali di uve lavorate (vendemmia 2018); il 55% del fatturato realizzato dall’export. Sono aziende che hanno vissuto una notevole evoluzione, si sono organizzate in filiera, in funzione di una sempre crescente proiezione sui mercati mondiali.

Oggi, nel Trevigiano, il sistema cooperativo del vino è in grado di gestire l'intero ciclo agro-industriale: dalla raccolta e vinificazione delle uve, fino all'imbottigliamento e alla commercializzazione. I risultati economici delle cantine cooperative trevigiane negli ultimi dieci anni, dal 2008 al 2017, sono fotografati dalla Ricerca “Percorsi (diversi) di crescita. La cooperazione agro-alimentare a Belluno e Treviso” (rapporto 2017), curata da Confcooperative Belluno e Treviso insieme professor Daniele Marini.

Partendo dalla Ricerca 2017, Confcooperative Belluno e Treviso finanziato un progetto di ricerca universitaria, per analizzare nel dettaglio e quantificare l'impatto socio-economico che tali cantine sociali producono nel territorio locale e non solo. La borsa di ricerca, della durata di 5 mesi, è stata assegnata a Ilaria Lanza, dottore di ricerca del corso di laurea magistrale dell'Università di Padova “Italian food & wine”, Dipartimento territorio e sistemi agro-forestali (TESAF), con il coordinamento scientifico della professoressa Edi Defrancesco. Il titolo del progetto di ricerca è “Il ruolo economico e sociale delle cooperative vitivinicole della provincia di Treviso”.

“Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto – spiega il presidente di Confcooperative Belluno e Treviso, Valerio Cescon – che ci ha consentito di evidenziare le ricadute di tipo economico e sociale generate dalle cantine cooperative nei confronti dei soci, degli operatori economici del territorio e, più in generale, del comparto agricolo del Nord Est. Avere un quadro di sintesi è estremamente utile ai gruppi dirigenti delle nostre imprese cooperative per affrontare scelte strategiche avvedute, in contesti in continuo movimento, sempre più legati a dinamiche globali”.

L'attività di ricerca si basa sia su un'analisi quantitativa dei principali dati di bilancio e indicatori economici, sia su informazioni extracontabili reperite mediante interviste dirette agli amministratori delle cantine sociali trevigiane. Il risultato finale è una pubblicazione che rappresente un utile riferimento per quanti operano in questo settore economico oppure si relazionano con esso.