Le sfide di questi primi mesi del 2022 sono già significative e molte sono quelle che nei prossimi anni impegneranno la cooperazione sociale bellunese e trevigiana che si appresta a rinnovare gli organi sociali nel mese di aprile.
La difficoltà di reperimento di personale qualificato per i servizi socio-sanitari, infermieri e Oss in primis, il sostegno all’inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità dopo due anni assolutamente straordinari, il rafforzamento dei progetti a favore delle famiglie e dei minori dopo due anni di didattica a distanza, il sostegno lavorativo e abitativo alle fasce della popolazione a rischio di povertà in un momento in cui alla crisi pandemica si sovrappongono la crisi delle materie prime e l’aumento dell’inflazione, che andrà ad erodere il potere di spesa delle famiglie del nostro territorio, sono solo alcuni degli campi d’azione del prossimo direttivo
Si tratta di ambiti di intervento di primaria importanza per le nostre coop che, per definizione e tradizione, sono parte integrante delle comunità, operano a stretto contatto con i cittadini e nel loro agire non solo rispondono ad un bisogno, che viene letto e trasformato in risposta, ma creano le condizioni per la continuità della tenuta sociale. Pertanto è inevitabile che una transizione socialmente sostenibile si realizzi con il contributo di una cooperazione forte, unita, capace di innovarsi e di sviluppare progetti frutto di co-programmazione e co-progettazione fra privato e pubblico a livello locale, regionale e nazionale.
Il lavoro delle nostre imprese si caratterizza per un’alta vocazione innovativa, dettata soprattutto dalla capacità di diversificare e migliorare prodotti e servizi in ambiti diversi dal sociale, attitudine che ha dato vita ad alcune esperienze emblematiche come il housing sociale, che nelle nostre province vede in costante crescita il numero delle strutture abitative, la rigenerazione urbana, che vede impegnate le coop del territorio in interventi di dimensione e portata diversi, l’agricoltura sociale, che esprime eccellenze territoriali di rilievo e i progetti di sostenibilità ambientale, soprattutto nel settore delle energie, che diventano anche piattaforme solidali con impatti misurabili.
Alla luce di queste considerazioni, risulta chiaro quanto l’ambito di intervento della cooperazione sociale sia ampio e differenziato e quanto permei ogni abito della vita della collettività, tanto da chiamare le nostre imprese a ripensare il proprio ruolo con uno sforzo propositivo e progettuale senza precedenti.